Confrontando i miei dati con quelli degli altri colleghi della mia associazione ho notato che il valore degli indicatori nella mia casistica è generalmente più basso rispetto alle mediane del gruppo. E’ possibile che ciò sia dovuto al fatto che non ho gli archivi in ordine?
Per molti di essi, infatti, il calcolo è effettuato dividendo il numero di pazienti che ha determinate caratteristiche in un arco temporale definito (generalmente l’ultimo anno) per il totale di pazienti appartenenti ad una certa categoria. Per esempio: numero di pazienti ipertesi con almeno un valore di pressione arteriosa registrata nell’ultimo anno / numero totale di pazienti ipertesi.
Ne deriva che, se deceduti e revocati rimangono nella lista dei pazienti attivi, il numeratore resta inalterato, perché deceduti e revocati non presentano ovviamente dati registrati recentemente, mentre il denominatore è falsamente aumentato. Come risultato otterremo una sottostima del valore dell’indicatore.
Si tratta di pazienti probabilmente deceduti o revocati o, in alternativa, di pazienti cosiddetti “low attenders” ovvero di soggetti che frequentano poco o nulla il nostro ambulatorio anche se, in qualche caso, ne avrebbero grande bisogno. Individuare questi assistiti significa evitare che si sottraggano a possibili interventi sugli stili di vita, a procedure di prevenzione e, talora, alla cura di importanti malattie.